21 Novembre 2024

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15th International Kobudo Meeting of Rome

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15th Meeting Offic Comm
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15th Meeting Registration Form

Corso di Kobudo Matayoshi anno 2024/2025

Campionato regionale Asc, prima classificata la FataMorgana di Tarquinia

di Vittorio BORDO

Grazie all’impegno profuso dal maestro Ettore Morolli, responsabile regionale del settore karate e kobudo di Asc, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, a seguito di una profonda riorganizzazione del settore medesimo, il 19 maggio scorso è stato possibile disputare il campionato regionale delle due specialità.L’evento, ospitato nella struttura del PalaLevante di Roma, ha visto la partecipazione di ben 13 società provenienti dall’intera regione Lazio e, per la prima volta, di un collegio giudicante formato esclusivamente da ufficiali di gara formati all’ente stesso.I numerosi atleti che hanno partecipato alla manifestazione, aperta alle classi Preagonisti, Agonisti e Master, si sono disputati i rispettivi titoli di categoria confrontandosi nella specialità Kata (forme) sia di Karate (a mani vuote) sia di Kobudo (utilizzando le armi tradizionali dell’isola di Okinawa), individuale ed a squadre.All’interno della kermesse, grazie alle eccellenti prestazioni degli atleti schierati, hanno brillato particolarmente le società della Tuscia viterbese.

Prima classificata la Asd Karate FataMorgana Tarquinia diretta dal maestro Carlo Barreca, terza classificata la Asd Tora dojo Karate Viterbo diretta dal maestro Alessandro Ruggeri e quarta classificata la Budokan Tuscania del maestro Francesco Nardi.I risultati regionali raggiunti sono, naturalmente, frutto della disponibilità delle famiglie, della competenza dei tecnici e, soprattutto, dell’impegno e dello spirito di abnegazione degli atleti che tornano a casa arricchiti di esperienza, e con la consapevolezza che l’impegno ripaga sempre la fatica a cui si sottopongono quotidianamente.Con questa competizione, Asc Lazio, forte di una presenza capillare sul territorio regionale, ha avuto piena conferma della vitalità e del dinamismo delle Società Affiliate e, soprattutto, del buon lavoro svolto nella riorganizzazione del settore specifico.Fra gli addetti ai lavori ha destato particolare interesse l’utilizzo delle armi tradizionali di Okinawa che, anche se ben radicate nella storia del karate, sono andate via via scomparendo dal panorama Nazionale. Anche questo un buon viatico per lo sviluppo degli obiettivi che l’Asc Lazio si è posta, tra cui proprio la diffusione in parallelo del Karate Tradizionale, di quello Sportivo e del Kobudo di Okinawa, disciplina complementare al Karate stesso.

L’impeccabile organizzazione e la grande professionalità del collegio arbitrale che ha caratterizzato l’intero evento, non è stata d’ostacolo alla creazione di un ambiente accogliente e familiare che ha colpito in maniera estremamente favorevole le società partecipanti e i tecnici intervenuti.

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Comunicato Ufficiale Camp Reg ASC Lazio 19-05-2024
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Liberatoria Presidente - Camp Reg Lazio 2024
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Mod Iscriz Individuale Camp Reg Lazio 2024
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Mod Iscriz Squadre Camp Reg Lazio 2024
Locandina Etruscan Cup 2024
ETRUSCAN CUP

ETRUSCAN CUP 2024

Conclusa ieri a Tuscania la prima edizione della Etruscan Cup, gara riservata ai Kata di Karate e di Kobudo (un Karate tradizionale praticato con l’utilizzo delle Antiche Armi di Okinawa: Nunchaku, Sai, Tonfa, etc.), organizzata da ASC Lazio, Ente di Promozione Sportiva Riconosciuto dal CONI, in collaborazione con la ASD Kaishu Tuscania del M° Ettore Morolli.

Con questa competizione, ASC Lazio, forte di una presenza capillare sul territorio viterbese, ha voluto testare la vitalità ed il dinamismo delle Società Affiliate. A giudicare dal grande successo di partecipanti e di pubblico, si è trattato di una risposta pronta e di massa che ha visto l’adesione di un gran numero di Tecnici, provenienti non solo dall’area della Tuscia, ma anche dalla Toscana e dall’area della Capitale, che con 16 Società partecipanti e oltre 200 Atleti iscritti ha portato l’Ente a decidere di ripetere ed ampliare nei prossimi anni l’esperienza appena conclusasi.

prima edizione della Etruscan Cup, gara riservata ai Kata di Karate e di Kobudo (un Karate tradizionale praticato con l’utilizzo delle Antiche Armi di Okinawa: Nunchaku, Sai, Tonfa, etc.), organizzata da ASC Lazio, Ente di Promozione Sportiva Riconosciuto dal CONI, in collaborazione con la ASD Kaishu Tuscania del M° Ettore Morolli.

Fra gli addetti ai lavori ha destato grande curiosità l’utilizzo delle Armi Tradizionali di Okinawa che, anche se ben radicate nella storia del Karate, sono andate via via scomparendo dal panorama Nazionale. In tale contesto, consapevole che l’uno e l’altro non sono alternativi ma complementari, tra gli obiettivi a breve termine che l’ASC Lazio si è posta, c’è proprio lo sviluppo in parallelo del Karate Tradizionale e di quello Sportivo.

L’impeccabile organizzazione e la grande professionalità del collegio arbitrale che ha caratterizzato l’intero Evento, non è stata d’ostacolo alla creazione di un ambiente accogliente e familiare che ha colpito in maniera estremamente favorevole le Società partecipanti e i tecnici intervenuti. Questi ultimi, tornando alle rispettive sedi con il sorriso sulle labbra e colmi di soddisfazione, hanno unanimemente manifestato il desiderio di una replica. Il nuovo appuntamento con la Etruscan Cup è, quindi, fissato per il 2025.

 

La KOBUDOITALIA in Francia

Il 09  e 10 dicembre 2023, la Scuola OKINAWA KOBUDO  di Parigi ha organizzato uno stage con il M° Oshiro Zenei 9° dan  della AIKO France.

Lo stage, diretto dallo stesso Sensei ha rappresentato un momento d’incontro per tutte le scuole di Kobudo di Okinawa europee.  Tra i numerosissimi partecipanti, è risaltata la presenza della KOBUDO ITALIA rappresentata dal M° Francesco Nardi.

Le sessioni di lavoro hanno coperto tutto il repertorio della scuola Matayoshi, dalle tecniche di base a quelle più evolute, partendo dalle armi fondamentali, BO, SAI, e TONFA, per terminare con quelle più avanzate quali il KAMA e l’EKU e KUWA.

Lo Stage ha anche rappresentato l’occasione per cementare vecchie amicizie ed intraprendere nuove collaborazioni fra le scuole.

Naturalmente, non è mancata la parte conviviale dove, di fronte a piatti  tradizionali giapponesi, si è discusso di Kobudo a tutto tondo, fino all’organizzazione di nuovi eventi da pianificare nel prossimo futuro.

Nel complesso, lo Stage di Parigi ha confermato la sua validità Tecnica e Sociale, e la Kobudo Italia non ha mai sfigurando nel confronto, sempre cordiale, con gli altri Maestri dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’elevato bagaglio tecnico di cui è portatrice.

Al termine dello stage è stata reiterato l’appuntamento del prossimo febbraio in Italia in occasione del 14° International Meeting di Roma.

13° INTERNATIONAL KOBUDO MEETING of ROME

di Vittorio Bordo

A distanza di quasi un anno dalla scorsa edizione, grazie all’impegno profuso dal M° Ettore MOROLLI, il 3, 4 e 5 marzo scorsi, il M° Oshiro ZENEI, 8° Dan, Direttore Tecnico dell’Academie Internationale de Kobudo d’Okinawa (AIKO), allievo diretto del Maestro Shinpo Matayoshi, il M° Hiroshi HAKAMINE, 9° Dan, figlio del fondatore, Capo Scuola dello Stile Shimbukan, e il M° Amby DELL, 7° Dan suo allievo diretto, sono tornati nella Capitale. L’evento si inserisce all’interno di un ciclo di iniziative sportivo/didattiche di cui si è fatta promotrice la Kobudo Italia e che terminerà a novembre con l’oramai tradizionale Contest Internazionale di Kobudo, anch’esso giunto alla quattordicesima edizione e quest’anno completamente svincolato dal Meeting.

Per chi non ne avesse mai sentito parlare, il Kobudo di Okinawa è un’arte marziale originaria delle isole Ryukyu sviluppata insieme e parallelamente al Karate, da cui fa derivare le principali posizioni e tecniche, che contempla l’utilizzo di antichi strumenti agricoli ed oggetti di uso quotidiano come vere e proprie armi. La molteplicità degli strumenti utilizzati e la varietà delle applicazioni possibili rendono quello del Kobudo un mondo estremamente vario e in costante evoluzione al cui interno sono presenti numerosissime sfumature, molte delle quali già codificate e fissate, altre ancora totalmente da scoprire.

Di fatto, proprio la consapevolezza della ricchezza che questa arte nasconde al proprio interno, per la molteplicità di Armi, Stili e Tecniche che la caratterizzano, ha fissato il traguardo a cui ha, da sempre, mirato l’Evento: non la promozione di uno Stile, di un Maestro o di un aspetto particolare del settore, come la competizione o il tradizionale, ma la promozione della disciplina nel suo insieme, in ogni suo aspetto e di ogni suo stile. E’ proprio questo spirito di apertura, di cooperazione e di collaborazione che differenzia Kobudo Italia da numerose altre associazioni di settore interessate per lo più all’autopromozione.

Venendo alla cronaca, nel corso dei tre giorni gli illustri ospiti coadiuvati dai Maestri MOROLLI e NARDI hanno magistralmente condotto una serie di allenamenti a cui hanno partecipato numerosi atleti provenienti, oltre che dall’Italia, da numerosi Paesi europei ed extraeuropei: Francia, Germania, Polonia, Svizzera, Grecia, Marocco, USA e Giappone. Per garantire a tutti uno spazio di lavoro appropriato, la kermesse è stata articolata in diversi appuntamenti nei quali ciascuna scuola ha potuto fruire di un proprio orario e una propria area dove potersi allenare indisturbati con i propri Tecnici ed ai Programmi del proprio Stile. Gli allenamenti sono stati dedicati, principalmente, all’affinamento tecnico degli atleti che hanno saputo sfruttare l’occasione al meglio per ampliare il proprio bagaglio e per confrontarsi con praticanti provenienti da realtà e da nazioni diverse.

In particolare, il Venerdì è stato dedicato ai soli Insegnati Tecnici ed Atleti Esperti. L’altissimo livello tecnico dei partecipanti a consentito agli insegnati di tenere due lezioni di grande qualità e spessore in contesto ristretto e specialistico.

Il Sabato è stato aperto anche agli Atleti meno esperti ma con una conoscenza almeno basilare del maneggio delle Armi, il che ha garantito agli esperti di praticare ed affinare quanto imparato ed ai meno esperti di studiare tecniche e movimenti di Atleti e Maestri con anni di esperienza sulle spalle, regalando un momento di crescita ed appagamento ad entrambi.

Non sono mancate tuttavia le occasioni dove agli illustri insegnanti giapponesi è stato possibile lavorare insieme. In particolare nella sessione di Domenica mattina quando, mentre esperti e meno esperti si dedicavano con i Maestri Hamby, Morolli e Nardi al ripasso ed all’approfondimento di quanto studiato nei giorni precedenti, in un’area attigua, dedicata ai principianti, il Maestro Akamine ed il Maestro Oshiro, hanno trasmesso i rudimenti dell’utilizzo delle armi base secondo il proprio Stile e la propria visione, comunicando a tutti, non solo ai più piccoli, un momento di vera euforia e la sensazione palpabile di partecipare ad un “piccolo” evento storico: due grandi Maestri di due Stili diversi che, sotto uno stesso tetto, collaborano alla stessa lezione.

Le sessioni di allenamento sono state intervallate da eventi conviviali collettivi in cui Atleti e Maestri seduti ad un unico tavolo hanno approfittato per scambiare idee ed impressioni, ma soprattutto per consolidare i rapporti interpersonali che si sono instaurati nel corso degli anni. L’iniziativa ha sicuramente contribuito a incrementare quello spirito di comunità che caratterizza tutti i praticanti di arti marziali del mondo accomunati da filosofie di comportamento affini tra loro.

All’interno del Meeting sono stati previsti anche appositi spazi ed orari per gli Esami di Dan di ciascuno stile. I neopromossi hanno ricevuto gli Attestati direttamente dalle mani dei rispettivi Capi Scuola al termine della manifestazione, sottolineando in questo modo l’importanza attribuita all’evento. 

Importanza dell’evento confermata dalla presenza del Presidente dell’ASC Lazio, Massimo Boiardi che, non solo ha voluto presenziare l’intero evento ma, a nome dell’ente che ha patrocinato la kermesse, ha voluto anche omaggiare i due illustri ospiti di apposite targhe ricordo e due “pregiatissime” bottiglie di vino.

Ovviamente per i due Giapponesi il compito più arduo di tutto il Meeting  non è stato tanto portare avanti lezioni ed allenamenti quanto far fronte alla valanga di richieste di foto e di autografi da parte di tutti i partecipanti, di ogni età e Stile.

La serenità, la sinergia e, oserei dire, la gioia che hanno permeato tutta la manifestazione sono stati sempre palpabili ed hanno permesso a tutti, Maestri, Atleti ed Organizzatori, di rientrare a casa stanchi ma con il sorriso sulle labbra.

In tale contesto gioioso, seppure di grande lavoro, preme sottolineare come Kobudo Italia sia una realtà moderna, fluida, caratterizzata da estremo dinamismo, radicata nella tradizione e tuttavia proiettata verso il futuro, aperta alla collaborazione con tutte le associazioni del settore disposte a lavorare alla promozione del Kobudo inteso nel suo senso più ampio, indipendentemente dallo stile praticato.

Arrivederci a novembre 2023 con il 13° Contest Internazionale.

 

Autumn Cup ASC 2022

di Vittorio Bordo

Il 13 novembre, presso il Palatorrino di Roma, con la collaborazione della Kobudo Italia del Maestro Ettore Morolli, è stata disputata la Autumn Cup di Karate e Kobudo organizzata dall’ASC, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI facente capo a Confcommercio, che ha visto la partecipazione di oltre 200 atleti di tutte le fasce di età provenienti dall’intera Regione.

Grazie alla rodata organizzazione messa in campo dalla Kobudo Italia, la manifestazione si è svolta in maniera impeccabile con grande soddisfazione di atleti, genitori e organizzatori. Si tratta indubbiamente di un risultato importante, specie considerando che è la prima occasione in cui la Kobudo Italia collabora con l’ASC. Collaborazione fortemente voluta dal Maestro Morolli che è anche stato nominato Responsabile Regionale del Settore Kobudo.

Venendo alla manifestazione, si è trattato di una giornata di sport vero all’insegna del sano agonismo e del fair play, di cui hanno potuto godere tutti gli atleti, a partire dai più giovani che calcavano il tatami per la prima volta.

Un ringraziamento particolare va all’ASC nella persona del Presidente Regionale Massimo Boiardi e del Responsabile Regionale Karate Jgor Carta, al Maestro Ettore Morolli, creatore e promotore del progetto Kobudo Italia, al Maestro Francesco Nardi, insostituibile ed infaticabile organizzatore, agli Ufficiali di Gara, sempre impeccabili e professionali, e ai Tecnici che hanno accompagnato sul tatami atleti splendidamente preparati e motivati.

Classifica AUTUMN CUP 2022

SPECIALITA’ BO (Bastone lungo)

BEGINNER FANCULLI

BO:

1°CLASSIFICATO – Edoardo PEPARELLO
2° CLASSIFICATO – Mariano CIRILLI
3° CLASSIFICATO – Elia TRIPPINI
3° CLASSIFICATO – Adriano MAGGI

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BEGINNER YOUTH

BO:

1°CLASSIFICATO – Sophia Mariell ABIAD
2° CLASSIFICATO – Ilaria BIONDI
3° CLASSIFICATO – Audrey Deziree FRONDA
3° CLASSIFICATO – Alexandra NICDAO

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INTERMEDIATE YOUTH

BO:

1°CLASSIFICATO – Haruki HAYASHI COSIMO
2° CLASSIFICATO – Christian LENTI
3° CLASSIFICATO – Marco TAKESHI GUERRINI
3° CLASSIFICATO – Riccardo MICOZZI

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BEGINNER UNDER 14

BO:

1°CLASSIFICATO – Luca BOCCIO
2° CLASSIFICATO – Riccardo MOTRONI
3° CLASSIFICATO – Miguel Aizek GARCIA
3° CLASSIFICATO – Cristiano MELOZZI

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BEGINNER UNDER 14

BO:

1°CLASSIFICATO – Emily PINTABONA
2° CLASSIFICATO – Greta TRIPPINI

BEGINNER UNDER 14

BO:

1°CLASSIFICATO – Luca BOCCIO
2° CLASSIFICATO – Riccardo MOTRONI
3° CLASSIFICATO – Miguel Aizek GARCIA
3° CLASSIFICATO – Cristiano MELOZZI

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BEGINNER CADETTI

BO:

1°CLASSIFICATO – Patrick CELESTINI
2° CLASSIFICATO – Andrea CERREONI
3° CLASSIFICATO – Simone IANZINI
3° CLASSIFICATO – Mario BIANCHI

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BEGINNER JUNIORES

BO:

1°CLASSIFICATO – Viola CALAMAI
2° CLASSIFICATO – Maria MENCARELLI
3° CLASSIFICATO – Sofia COLONNELLI
3° CLASSIFICATO – Alessandra GENTILE

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INTERMEDIATE JUNIORES

BO:

1°CLASSIFICATO – Matilde BISTONI
2° CLASSIFICATO – Alessandro BIONDI
3° CLASSIFICATO – Manuel SEGATORI
3° CLASSIFICATO – Francesco CAMILLERI

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BEGINNER SENIOR

BO:

1°CLASSIFICATO – Alessia NUCCI
2° CLASSIFICATO – Alessia PILI
3° CLASSIFICATO – Riccardo CALVANELLI
3° CLASSIFICATO – Francesco MACRINI

EXPERT SENIOR

BO:

1°CLASSIFICATO – Diego CHECCHI
2° CLASSIFICATO – Riccardo MENICUCCI
3° CLASSIFICATO – Alessandro MATTEI
3° CLASSIFICATO – Giacomo MUSCATIELLO

SPECIALITA’ SAI E TONFA

BEGINNER KID

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Mariano CIRILLI
2° CLASSIFICATO – Elia TRIPPINI
3° CLASSIFICATO – Edoardo PEPARELLO

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BEGINNER YOUTH

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Audrey Deziree FRONDA
2° CLASSIFICATO – Sophia Mariell ABIAD
3° CLASSIFICATO – Naiara Reighn RAMOS
3° CLASSIFICATO – Ilaria BIONDI

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BEGINNER YOUTH

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Riccardo MICOZZI
2° CLASSIFICATO – Alessandro ROSO
3° CLASSIFICATO – Alessandro PEPARELLO
3° CLASSIFICATO – Marco Takeshi GUERRINI

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INTERMEDIATE YOUTH

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Francesco CAMILLERI
2° CLASSIFICATO – Riccardo MOTRONI
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INTERMEDIATE YOUTH

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Haruki HAYASHI COSIMO
2° CLASSIFICATO – Christian LENTI
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BEGINNER UNDER 14

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Emily PINTANONA
2° CLASSIFICATO – Greta TRIPPINI
3° CLASSIFICATO – Alycia SANTANA ABREU

INTERMEDIATE UNDER 14

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Francesco CAMILLERI
2° CLASSIFICATO – Riccardo MOTRONI
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BEGINNER CADETTI

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Andrea CERREONI
2° CLASSIFICATO – Luca BOCCIO
3° CLASSIFICATO – Cristiano MELOZZI
3° CLASSIFICATO – Simone IANZINI

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INTERMEDIATE CADETTI

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Patrick CELESTINI
2° CLASSIFICATO – Manuel SEGATORI
3° CLASSIFICATO – Federico ARTURI
3° CLASSIFICATO – Alessandro BIONDI

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BEGINNER JUNIORES

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Alessia PILI
2° CLASSIFICATO – Francesco MACRINI
3° CLASSIFICATO – Andrea CAPITANI
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SENIORES VETERANS

SAI E TONFA:

1°CLASSIFICATO – Giacomo MUSCATIELLO
2° CLASSIFICATO – Diego CHECCHI
3° CLASSIFICATO – Riccardo MENICUCCI
3° CLASSIFICATO – Alessandro MATTEI
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CLASSIFICA PER SOCIETA’

1°CLASSIFICATO – KAISHU -260 PUNTI
2° CLASSIFICATO – YUUSHIKAN -191 PUNTI
3° CLASSIFICATO – ASD RONIN KAI TUSCANIA -173 PUNTI
4° CLASSIFICATO – BUSHIDO SUBBIACO – 142 PUNTI
5° CLASSIFICATO – KAISHU / NEW FITNESS EVOLUTON TUSCANIA – 125 PUNTI
6° CLASSIFICATO – KATADO RYU – 100 PUNTI

12th KOBUDO MEETING of ROME Ritorna il Grande Kobudo a Roma

Articolo di Bordo Vittorio
Foto di Fabrizio Bagnoli e Alessia Parisse

Finalmente, dopo oltre due anni di pandemia e di programmazioni ridotte ai minimi termini, il Grande Kobudo è tornato a Roma; e se mi permetto di scrivere “Grande” con la G maiuscola è solo per sottolineare lo spessore dei personaggi che quest’anno hanno dato lustro alla Kermesse Internazionale con la loro presenza; infatti, dopo un periodo di alterne fortune con il Covid ed altre vicissitudini personali, il M° Ettore Morolli, cuore e spirito della Kobudo Italia, è riuscito a portare contemporaneamente a Roma non uno, ma ben due Maestri di spessore mondiale e di chiara fama internazionale: il M° Oshiro Zenei, volto ormai noto della Manifestazione, ed il M° Hiroshi Akamine, autorità indiscussa nel settore ed erede materiale e spirituale del M° Eisuke Akamine.

Mettere in piedi un Evento di tale portata e sostenerne lo sforzo organizzativo necessario é stato possibile solo grazie ad un team di persone affiatate e con la visione dell’intero progetto ben chiara in mente: è stato necessario stringere accordi con Hotel e Ristoranti, affittare Palazzetti, prenotare aerei, accompagnare i Maestri, tradurre e, visto che ai Seminari faceva seguito l’oramai tradizionale Competizione Internazionale, è stato necessario reclutare Arbitri e Presidenti di Giuria esperti, raccogliere le iscrizioni, fare le Pool, organizzare le premiazioni e le classifiche, acquistare Targhe, Coppe e Medaglie, e molto altro ancora. Tutto ciò è stato possibile solo grazie alla collaborazione leale e disinteressata di numerosi Tecnici e Atleti.

Sebbene si siano verificati alcuni imprevisti che hanno momentaneamente messo in difficoltà gli organizzatori, come la temperatura eccezionalmente calda di quei giorni, la manifestazione può considerarsi ben riuscita, tanto che i due esperti giapponesi hanno riconfermato la loro presenza per il prossimo anno (salvo nuove calamità…).

Come ormai da tradizione consolidata, scopo dichiarato della Kermesse è quello di riunire in un unico luogo ed in un unico evento tutti gli appassionati del settore, di ogni estrazione o stile, al fine di promuovere la disciplina nel suo complesso; fornire una vetrina in cui tutti gli interessati, esperti o meno che siano, possano trovare materiale utile per crescere o per avvicinarsi a quest’arte marziale; dove scuole diverse possano confrontare il proprio repertorio tecnico in un ambiente confortevole e accogliente, privo di falso agonismo e secondi fini.

In questo modo, il Meeting, si presenta come utile strumento per cementare i rapporti tra le Scuole stesse generando quella comunione di intenti che permette a qualsiasi comunità di affrontare al meglio le sfide che gli si presentano innanzi e gettare solide fondamenta che sole garantiscono la possibilità di porre in essere progettualità di ampio respiro.

Questo sogno, seppure fortemente utopistico, si sta rivelando non solo realizzabile ma, addirittura, in parte già realizzato.

Mettendo al tavolo i due Maestri giapponesi e i Tecnici italiani si è riuscito ad ottenere il minimo comune multiplo intorno a cui costruire i prossimi eventi e l’ossatura generale di un progetto comune.

Innanzi tutto Seminari e Competizioni viaggeranno su due binari separati ma paralleli; entrambi gli esperti concordano su una durata più ampia dei seminari, possibilmente articolati sui tre giorni (venerdì, sabato e domenica); viceversa la competizione, che implica uno sforzo organizzativo altrettanto importante, viene dirottata in un’unica giornata ad essa dedicata e slegata dai Seminari. In questa maniera, frazionando gli appuntamenti in cellule più piccole, si dovrebbe riuscire a ridurre il peso dell’impegno sostenuto sia dagli atleti che dagli organizzatori, lasciando contemporaneamente ai due Maestri giapponesi lo spazio richiesto.

Passando alla nuda cronaca degli avvenimenti, la giornata di sabato 18 giugno è stata dedicata ai Seminari che si sono svolti simultaneamente in due differenti strutture; ciascun Maestro ha presentato il proprio programma in maniera autonoma ed indipendente, senza nessun vincolo da parte degli organizzatori. Ciascuna Scuola ha fruito di una propria area di lavoro in cui potersi allenare autonomamente con i rispettivi Tecnici ed ai propri Programmi; la possibilità di confronto diretto o di collaborazione è stata demandata direttamente ai Responsabili di Settore, che hanno potuto scegliere liberamente se collaborare con altri Stili oppure lavorare in maniera autonoma. Le sessioni di lavoro sono state ulteriormente suddivise fra Atleti Esperti, che hanno utilizzato le armi che presentano difficoltà tecniche superiori (come Eku, Kama, Sansetsukon, Timbei, Nunti-bo e Kuwa), e i meno esperti che, per nulla intimoriti dalla presenza degli altri, si sono cimentati con le “Armi Base” (Bo, Sai, Tonfa e Nunchaku).

La giornata di domenica è stata dedicata alla tradizionale competizione di Kata di Kobudo nella quale  numerosissimi appassionati hanno potuto apprezzare le molteplici sfaccettature tecniche e hanno avuto la possibilità di vedere i vari stili a confronto in una gara dai ritmi serrati.

La Competizione è stata suddivisa per Specialità (ovvero le armi), Età, Sesso e Grado, in modo da poter collocare ciascun Atleta in una Pool attagliata al proprio livello. Ogni partecipante ha potuto, così, calcare il tatami dimostrando la propria abilità scegliendo la Specialità e i Kata più confacenti alla propria preparazione ed al proprio bagaglio tecnico. Naturalmente un’attenzione particolare è stata riservata ai più giovani che per la prima volta si sono cimentati nel maneggio delle armi; oltre ad usare “armi” in gomma e/o legno, e comunque adatte all’utilizzo da parte dei bambini, sono stati gratificati con premi e attestati di partecipazione.

L’intera competizione, organizzata su due tatami per dividere gli Atleti Esperti dai Principianti, è stata caratterizzata da un elevatissimo tasso di sano agonismo e da una notevole performance tecnica e stilistica. Sulle due aree di gara gli atleti più giovani hanno dimostrato tutta la propria esuberanza e voglia di primeggiare, mentre quelli più esperti si sono sfidati esibendo anche Kata particolari o armi inusuali (da notare in particolar modo il Kata di Kuruman Bo di Riccardo Menicucci e quello di Tinbei di Carlo Mangione), comunque sempre di elevatissimo spessore tecnico, che hanno suscitato sicuramente l’interesse del pubblico, ma spesso anche  quello degli addetti ai lavori, non di rado mettendo a dura prova le capacità di giudizio degli Arbitri.

Arbitri precedentemente formati e preparati nei Corsi di Formazione Regionali e sottoposti ad un ulteriore briefing di perfezionamento prima di partecipare alla competizione.

Oltre gli atleti vincenti, al termine della giornata sono state premiate anche le Società partecipanti ed i Maestri intervenuti all’Evento. A seguire l’elenco delle prime otto Società Classificate:

1° Classificata: Asd KAISHU del M° Francesco Nardi (Roma)
2° Classificata: Bushido Subiaco del M° Diego Checchi (Subiaco – RM)
3° Classificata: ShinryuDojo del M° Carlo Mangione (Napoli)
4° Classificata: White Tiger del M° Martin O’Malley (Ireland)
5° Classificata: Asd Yuushikan del M° Fabio Gentileschi (Baschi – TR)
6° Classificata: Kobudo Tuscia del M° Vittorio Bordo (Tuscania – VT)
7° Classificata: Etna Kai del M° Antonio Granata (Catania)
8° Classificata: AOKKS del M° Roan Morand (Swiss)

Ambedue le giornate hanno visto la nutrita partecipazione di Atleti e Stagisti provenienti anche dall’estero e spesso con relativi familiari al seguito. Sebbene i numeri non abbiano raggiunto la mole pre-covid, resta tuttavia un risultato di tutto rispetto che fa ben sperare per il futuro.

Come da ormai consolidata tradizione, le due giornate di allenamento e di gara sono terminate con un evento conviviale collettivo in cui Atleti e Maestri seduti allo stesso tavolo hanno approfittato per scambiare idee e impressioni, ma soprattutto per consolidare i rapporti interpersonali che si sono instaurati nel corso degli anni.

Caratteristica predominante della due giorni è stata l’assoluta libertà di partecipazione; ciascun Atleta, Scuola o Maestro  ha potuto decidere liberamente se partecipare al solo Seminario o anche alla Competizione o alla sola Competizione tralasciando tutti gli allenamenti; gareggiare per una sola Specialità o per più Specialità o, addirittura, assistere solamente all’Evento senza prendervi parte alcuna.

Vorrei concludere quest’articolo riportando il commento che ho sentito dai due eminenti giapponesi che, forse inconsapevoli di essere ascoltati e soprattutto compresi, hanno ripetuto più volte riferendosi alla manifestazione: “Ichariba-choode”[行逢りば兄弟] che letteralmente significa “una volta incontrati” [行逢りば] “siamo come fratelli” [兄弟]; ed è un detto giapponese che si riferisce ad un ambiente diverso da quello familiare ma in cui ci si sente come a casa.

In calce, una breve nota biografica relativa ai Maestri in Cattedra.

Il M° OshiroZenei,  8° Dan di Kobudo stile Matayoshi, allievo diretto del M° Shinpo Matayoshi ed ex responsabile di Stile per l’Europa, è attualmente membro della Commissione di Kobudo della FFKDA (Fédération Française de Karaté et Disciplines Associées; Federazione Francese riconosciuta dal CIO), nonché Direttore Tecnico della AIKO (Académie Internationale de Kobudo d’Okinawa) a cui sono associate numerose Scuole in tutto il Vecchio Continente. Attualmente vive ed insegna a Parigi.

Il M° Hiroshi Akamine, 9° Dan Ryukyu Kobudo Shimbukan; Shihan di Stile, quarto figlio di Eisuke Akamine; ha iniziato gli studi con il padre per poi proseguire con Shinken Taira. Nel 2011 ha fondato la Ryukyu Kobudo Shimbukan, basata sulle tecniche apprese dal padre di cui è il Presidente e Direttore Tecnico. Vive ed insegna ad Okinawa nella città di Tomigusuku.

SUISSE - 2022

di Bordo Vittorio
Il 30 e 31 gennaio 2022, i Maestri di Kobudo di tutta Europa si sono dati appuntamento a Sion in Svizzera per il tradizionale Appuntamento Invernale con il M° Oshiro Zenei, allievo diretto del M° Shinpō MATAYOSHI.

Al gruppo più numeroso, quello degli Svizzeri ovviamente, ha fatto seguito quello dei Francesi, paese dove risiede attualmente il M° Oshiro, non sono mancate tuttavia nutrite rappresentanze da tutta Europa.

Il M° Morolli, che ha rappresentato la Kobudo Italia all’evento, è stato lusingato ospite dei Maestro Roan Moran, organizzatore dell’Evento insieme al M° Laurent Batiste, eTania Husson, amica di lunga data della nostra organizzazione e nostra collaboratrice al Meeting Internazionale di Kobudo di Roma.

Il livello di preparazione dei partecipanti e stato molto alto, così come il suo numero totale, di molto superiore alle aspettative. Le sessioni di lavoro, pur non tralasciando la ripetizione delle Tecniche e delle Armi di Base, hanno approfondito soprattutto il programma di SANSETZUKON, KAMA e KUWA.

M° Ettore Morolli

Il Covid, pur non mancando di punteggiare l’evento con le sue pressanti richieste, non ha impedito allo Stage di essere l’occasione per cementare vecchie amicizie ed avviare nuove collaborazione fra Maestri che lavorano in Paesi diversi. Tali occasioni si sono presentate soprattutto nei momenti di ristoro fra le sessioni di lavoro, dove i prodotti tipici del luogo hanno fatto bella mostra sulla tavola: raclette, fonduta, salumi e formaggi di ogni genere hanno ben condito le discussioni.

Fra le altre cose l’Appuntamento Svizzero è stata anche l’opportunità per rivedere regolamenti e calibrare gli arbitri su uno standard comune in vista del prossimo Meeting di Roma che si terrà il 18 e 19 giugno 2022 e coinvolgerà varie realtà internazionali.

Nel complesso, lo Stage Invernale ha confermato la sua validità Tecnica e Sociale, e la KOBUDO ITALIA nella persona del M° Morolli ha fatto onore alla nostra bandiera non sfigurando mai nel confronto, seppure cordiale, con gli altri Maestri.

La mole di conoscenze acquisite, tecniche e relazionali, verrà riportata in Italia e condivisa con gli altri Tecnici della nostra organizzazione, con beneficio di tutti.

Corsi Regionali 2021- 2022

In collaborazione con l’A.I.K.O. del M° Oshiro Zenei, KOBUDO ITALIA (www.kobudo.cloud) ha organizzato un Corso di  Kobudo tradizionale di Okinawa stile Matayoshi aperto a tutti gli Atleti in regola con la Certificazione Medica ed il Green Pass.
L’intento del Corso è quello di promuovere questa disciplina nella Regione, sia sotto l’Aspetto Tradizionale, con il Corso stesso, sia sotto l’Aspetto Sportivo attraverso i Campionati Regionali ed i Contest Internazionali. Nello specifico:

Per i Principianti lo scopo del Corso è l’acquisizione delle tecniche fondamentali di maneggio del Bo, del Nunchaku, dei Sai e dei Tonfa, attraverso lo studio degli Hojo Undo (fondamentali in movimento), dei Kata, dei Bunkai, etc.

Per gli Atleti Esperti, il completamento ed il perfezionamento di quanto sopra più una introduzione alle armi superiori, tra le quali: l’Eku (Remo), la Kuwa
(Zappa), il Sansetsukon (Nunchaku a 3 sezioni), i Kama (Falcetti), il Nunti (Arpione), etc.

A fine anno, previa superamento dell’esame, verrà rilasciata l’Attestazione del grado conseguito.

Fanno parte integrante del Corso:
– il Meeting Internazionale di Roma, (ultimi fine settimana di Giugno).
– il Campionato Regionale
– lo Stage Nazionale di Stlie (con il M° Oshiro)

LA KOBUDO ITALIA IN GERMANIA

il 25 e 26 settembre 2021, dopo il lungo periodo di interruzione causato dal COVID, la Scuola OKINAWA KOBUDO DEUTCHLAND di Düsseldorf ha organizzato uno stage con il M° Oshiro Zenei 9° dan  della AIKO France.

Lo stage, diretto dall’illustre ospite, dal M° Hans Bäuml 5° dan e dalla Ma Sonja Ehmendörfer 4° dan, ha rappresentato un momento d’incontro per tutte le scuole di Kobudo di Okinawa tedesche orfane, da inizio pandemia, dei tradizionali appuntamenti di maggio e settembre a Monaco di Baviera e Düsseldorf. Tra i numerosissimi partecipanti, è risaltata la presenza della KOBUDO ITALIA rappresentata dal M° Francesco Nardi.

 

Le sessioni di lavoro hanno coperto tutto il repertorio della scuola Matayoshi, dalle tecniche di base a quelle più evolute, partendo dalle armi fondamentali, BO, SAI, e TONFA, per terminare con quelle più avanzate quali il KAMA e l’EKU.

Lo Stage ha anche rappresentato l’occasione per cementare vecchie amicizie ed intraprendere nuove collaborazioni fra le scuole.

Naturalmente, non è mancata la parte conviviale dove, di fronte a prelibati piatti della tradizione culinaria tedesca, si è discusso di Kobudo a tutto tondo, dalla sua storia ad argomenti più tecnici, fino all’organizzazione di nuovi eventi e agli inviti ad eventi da pianificare nel prossimo futuro.

Nel complesso, lo Stage di Düsseldorf ha confermato la sua validità Tecnica e Sociale, e la Kobudo Italia non ha mai sfigurando nel confronto, sempre cordiale, con gli altri Maestri dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’elevato bagaglio tecnico di cui è portatrice.

Al termine dello stage è stata rinnovata la promessa di un prossimo incontro in occasione di un altro stage diretto dal M° Oshiro.

CORSO ARBITRAGGIO KOBUDO ITALIA

Per lanciare un segnale di continuità e di fiducia all’intero comparto, nel rispetto delle vigenti normative sanitarie, la Kobudo Italia ha voluto caparbiamente proseguire le proprie attività organizzando la quinta edizione del Corso di Arbitraggio volto a qualificare e perfezionare i propri Ufficiali di Gara in maniera sempre più attenta e dettagliata.

Il corso è valido come aggiornamento per gli Arbitri già in possesso della qualifica e come formazione per gli Aspiranti Arbitri e Presidenti di Giuria che si avvicinano per la prima volta a questa mansione.

Il primo appuntamento, tenutosi nei giorni di sabato 10 e domenica 11 luglio presso gli Impianti Sportivi della USD Centocelle di Roma, è stato improntato alla massima tutela della salute dei partecipanti senza tuttavia trascurare nessuno degli aspetti previsti dal programma di lavoro, finalizzato alla standardizzazione dei parametri di valutazione di una classe arbitrale proveniente da realtà e stili diversi.

I corsisti, già qualificati o da brevettare, hanno assistito alle lezioni teoriche nella giornata di sabato, trasferendosi poi la domenica mattina nei campi sportivi all’aperto per la parte pratica.

In particolare, la parte pratica è stata indirizzata alla comparazione dei Kata dei differenti stili con un occhio di riguardo al diverso maneggio delle armi; a tale scopo gli Atleti di punta delle Società Sportive partecipanti, provenienti da diverse tradizioni, hanno eseguito e spiegato le peculiarità tecniche e passaggi specifici delle proprie scuole.

Articolato su più appuntamenti nell’arco dell’intera stagione, lo scopo principale del Corso di Arbitraggio è, come da consolidata tradizione della Kobudo Italia, quello di “accordare” le varie anime presenti all’interno dell’organizzazione, promuovendo e sviluppando tutti gli stili e tutte le scuole di Kobudo presenti sul territorio nazionale cercando, quindi, di avvicinare tecniche e filosofie anche molto distanti fra loro. Questo spirito di cooperazione e di collaborazione differenzia Kobudo Italia da numerose altre associazioni di settore interessate, spesso, a diffondere un solo stile o addirittura a promuovere un unico Maestro.

Come si può ben comprendere, lo sforzo è notevole e l’enormità dell’impegno si evidenzia, soprattutto, durante i corsi di arbitraggio quando ciascun giudice, o aspirante tale, tende naturalmente ad enfatizzare le caratteristiche del proprio retaggio a discapito di quello delle altre scuole.

Tuttavia, nonostante le difficoltà, Kobudo Italia è riuscita ad elaborare un paradigma comune che può essere validamente utilizzato per giudicare ogni stile; prova ne è il Meeting Internazionale di Kobudo che, giunto ormai all’undicesima edizione, testimonia l’unità di vedute di tutti i partecipanti. Partecipanti che a loro volta testimoniano la propria soddisfazione tornando a competere ininterrottamente tutti gli anni alla kermesse internazionale.

Al centro di tale crogiuolo di idee, pur mantenendosi sulla solida base costituita dal Kata e dal Kobudo Tradizionale, la Kobudo Italia, organizzazione moderna caratterizzata da grande dinamismo e proiettata verso il futuro, non ha voluto rinunciare a lanciarsi incontro a nuove ed esaltanti sfide. Prima fra tutte l’impegno ad inserire nel programma di sviluppo dei prossimi anni il Combattimento Libero.

Parte della giornata di sabato è stata dedicata alla disamina di questo nuovo ramo della nostra disciplina che, dopo circa due anni di studio e di sperimentazione, ha portato all’elaborazione di un regolamento specifico per questo settore: lo Shiai.

Tralasciando suggestive traduzioni, lo Shiai (試合) è il termine che si usa per gli incontri di Kendo e con le armi in genere mentre Kumite (組手) è un termine specifico per gli incontri a mani nude (Kumi, 組, incontro; Te, 手, mano) e quindi molto evocativo per gli incontri di Karate ma non idoneo agli incontri di Kobudo.

Oggetto di studio accurato e di sperimentazioni approfondite, tuttavia, non è stato il solo regolamento ma anche il sistema di protezione degli Atleti, poiché sia il regolamento sia le protezioni hanno dovuto spesso rispondere ad esigenze diametralmente opposte: se lo scopo principale del regolamento è stato quello di tutelare al massimo l’incolumità degli Atleti, parallelamente non si è voluto rinunciare alla concretezza ed alla veridicità delle tecniche.

Analogo discorso vale per l’intero apparato di protezione: se da un lato si è voluto assolutamente salvaguardare la salute e l’integrità degli Atleti, dall’altro però non si è voluto gravare eccessivamente sui costi (trasformando lo Shiai in un settore per “ricchi”) od optare per soluzioni voluminose e ingombranti che non avrebbero premiato la varietà e la spettacolarità delle tecniche disponibili.

Due anni di ricerche e di verifiche hanno quindi portato ad un buon compromesso fra salute, spettacolarità ed economia che, lungi dall’essere un traguardo, saranno il punto di partenza per un regolamento sempre più accurato. Regolamenti e Statuti, infatti, non devono essere bastioni impenetrabili ma veicoli solidi su cui far viaggiare le idee.

Qualora le condizioni sanitarie lo consentiranno, al nuovo settore verrà dedicato uno spazio all’interno della prima competizione di Kata della prossima stagione (2021-22) per una fase iniziale e sperimentale; in seguito verrà ampliato e sviluppato su tutto il territorio nazionale, simultaneamente e parallelamente a quello del Kata.

Pur rimanendo ancorata a solidi principi di base, Kobudo Italia è una realtà fluida ed in costante movimento, aperta alla collaborazione con tutte le associazioni del settore disposte a lavorare seriamente alla promozione del Kobudo inteso nel senso più ampio del termine, indipendentemente dallo stile praticato e dalla Scuola seguita, attenta ad approfondire e sviscerare tutte le possibilità che questa disciplina così ricca offre ai suoi appassionati.

Presenti al Corso in qualità di Arbitri e/o di Tecnici:

M° Ettore Morolli, A.s.d. Kaishu, Roma (RM)

M° Francesco Nardi, A.s.d. Ronin Kai, Tuscania (VT)

M° Vittorio Bordo, A.s.d. Ronin Kai, Viterbo (VT)

M° Fabio Gentileschi, Yuushikan, Viterbo (VT)

M° Carlo Mangione, Napoli (NA)

M° Diego Checchi, Bushido Subiaco, (RM)

M° Ivano Di Battista, TKA Italia, (RM)

M° Alibrandi Vincenzo, Jolly Sporting Club, Roma (RM)

M° Brianti Matteo, A.s.d. Karate & Kobudo Moncalieri (TO)

M° Luciano Balduin, A.s.d. Goju Ryu Karate Do Lusia, (RO)

M° Francesco Roma, Pentathlon Fitness, Taurianova (RC)

M° Antonio Granata, Proietti Tennis Team, Catania (CT)

M° Francesco Berti, Roma (RM)

M° Giulia Cocci, Yama Arashi Karate Club, (RM)

M° Virgilio Lucheroni, Vicovaro (RM)

M° Angelo Romito, S.S.d. Race Fitness, Roma (RM)

M° Emanuele Manno, A.s.d. K2 Space Gym, Roma (RM)

Stage d'Été de KOBUDO

Dal 12 al 18 di luglio 2021, i Maestri di Kobudo di tutta Europa si sono dati appuntamento a Bourges in Francia per il tradizionale Stage Estivo con il M° Oshiro Zenei, allievo diretto del M° Shinpō MATAYOSHI.

Il gruppo più numeroso è stato ovviamente quello dei francesi, paese dove risiede attualmente il M° Oshiro, non sono mancate tuttavia nutrite rappresentanze da tutta Europa: Germania, Svizzera, Portogallo, Russia, Ungheria e Grecia; per l’Italia erano presenti il M° Morolli ed il M° Nardi.

Quest’anno l’allenamento è stato più frequentato e più seguito di quanto già non lo sia abitualmente; sono stati realmente numerosi gli esperti che si sono letteralmente precipitati allo Stage dopo un anno e più di completo digiuno (o quasi) da tutte le attività marziali, locali o nazionali che siano.

Le sessioni di lavoro, pur non tralasciando la ripetizione delle Tecniche e delle Armi di Base, hanno spaziato su tutto il repertorio della scuola, compresi i Kata e le Armi Superiori; Shishi no Kon e Chinbaru no Sai per quanto riguarda BO e SAI, ripasso completo di tutto il programma di SANSETZUKON, KAMA e KUWA per quanto riguarda le Armi Superiori.

Lo Stage Estivo è stata anche l’occasione per cementare vecchie amicizie ed avviare nuove collaborazione fra Maestri che lavorano in Paesi diversi; gli allenamenti infatti si sono tenuti all’interno di un impianto sportivo interamente attrezzato; completo di alloggi, ristorante, caffetteria, sala hobby e di tutti i comfort che hanno aiutato i presenti a mettersi a proprio agio. All’interno della struttura sono state davvero moltissime le occasioni, al di fuori dell’allenamento vero e proprio, per discutere di Kobudo a 360°; dalla sua storia ad argomenti più tecnici, dall’organizzazione di nuovi eventi agli inviti ad eventi già pianificati nel prossimo futuro.

Per i praticanti più incalliti è rimasto a disposizione il Palazzetto anche fuori l’orario canonico ed i più furbi non si sono lasciati sfuggire l’opportunità per farsi insegnare da qualche collega esperto un passaggio più ostico o un Kata di livello più avanzato.

Non sono mancate neppure le occasioni mondane, come la visita alla città di Bourges e la Cena Sociale, che hanno spezzato la routine degli allenamenti.

Nel complesso, lo Stage Estivo ha confermato la sua validità Tecnica e Sociale, e la Kobudo Italia nella persona dei suoi due rappresentanti ha fatto onore alla nostra bandiera non sfigurando mai nel confronto, seppure cordiale, con gli altri Maestri  anzi, al contrario, dando prova spesso del forte bagaglio tecnico di cui è portatrice.

La mole di conoscenze acquisite, tecniche e relazionali, verrà riportata in Italia e condivisa con gli altri Tecnici della nostra organizzazione, con beneficio di tutti.

Quindi, arrivederci a settembre per la riapertura dei Corsi Regionali!

Allenamento Regionale Calabria 2021

Domenica 4 luglio 2021 si è tenuto presso il Parco Ludico Tematico di Ecolandia a Reggio Calabria lo Stage conclusivo della Stagione di Kobudo 2020-21 della Regione Calabria.

Il Parco di Ecolandia, incorniciato dall’Aspromonte e con vista sullo stretto, è stato il palcoscenico naturale dove gli Atleti presenti hanno potuto lavorare in tranquillità e circondati dalla bellezza; la direzione del Parco, dimostrando grande sensibilità al progetto, ha messo a disposizione degli organizzatori tutte le proprie strutture, compresa la bellissima Sala “Giuseppe Spinelli” inaugurata da poco e donata alla struttura dopo essere stata tolta alla malavita organizzata.

Lo Stage è stato inserito all’interno di una più vasta manifestazione dedicata allo Sport; infatti in serata, al termine degli allenamenti, tutte le Società partecipanti hanno potuto esibirsi nel bellissimo Teatro all’Aperto incastonato dall’ex Forte Gullì.

Tutto l’allenamento è stato incentrato sull’uso dei Tonfa e le sue varie applicazioni pratiche; per motivi pratici dovuti all’eccezionale calura, Atleti e Maestri si sono allenati in maglietta, riservando il più pesanti GI all’esibizione (almeno i Maestri).

Il M° Francesco Roma, Responsabile Regionale per il Kobudo in Calabria, è riuscito a trarre il massimo dalla struttura e dagli Atleti; al M° Morolli non è rimasto che constatare gli ottimi risultati ottenuti nonostante l’esiguità degli allenamenti dovuta alla pandemia: la Calabria di fatto è oscillata continuamente fra la Zona Rossa e quella Arancione, impedendo agli Atleti ed ai Maestri di spostarsi per la regione e presenziare fisicamente agli allenamenti.

Non sono mancati gli indispensabili momenti di socialità che caratterizzano la Kobudo Italia, garantendo la serietà degli allenamenti ma non a discapito dei rapporti umani ed interpersonali.

Al termine della giornata sono tornati tutti alle proprie case con il sorriso e la voglia di riprendere il percorso intrapreso il prima possibile, probabilmente già da settembre 2021.

Altrettanto soddisfatti i due Responsabili di Settore, il M° Roma ed il M° Morolli, che dopo aver ringraziato gli Atleti e la Direzione del Parco, si sono messi subito all’opera per pianificare la nuova Stagione, ovviamente davanti ad una buona pizza con la ‘nduja….

Buone e meritate vacanze a tutti!

Ulteriori informazioni su:

www.kobudo.cloud/calabria

KOBUDO in PIEMONTE​

Nel ricco panorama del Kobudo in Piemonte spicca l’attività del M° Matteo Brianti; allievo del M° Hiroshi Akamine ed Hamby Dell, insegna lo Stile Shimbukan nel suo Dojo di Moncalieri (TO) già da diversi anni.

Il M° Brianti è il Responsabile in Piemonte per la Kobudo Italia; la sua Mission è quella di avvicinare e organizzare sul territorio le Società Sportive che lavorano in questo settore al fine di coordinarne gli sforzi e moltiplicarne il peso sul territorio.

A tal fine la Kobudo Italia organizza su tutto il territorio nazionale, gare, stage, corsi, etc., in collaborazione con tutti quei soggetti che operano a livello locale e sono desiderosi di sviluppare questa antichissima disciplina.

Il M° Brianti ha più volte partecipato all’organizzazione del Meeting Internazionale di Kobudo di Roma offrendo la sua consulenza in qualità di esperto Shimbukan.

Ulteriori e più dettagliate informazioni contattando le mail istituzionali Kobudo Italia:

piemonte@kobudo.cloud

kobudo@kobudo.cloud

Auguri M° Brianti e buon lavoro!

Ulteriori informazioni su:

www.kobudo.cloud/piemonte

11° Meeting Internazionale di Kobudo di Roma

di Vittorio Bordo
Foto di Fabrizio Bagnoli e Alessia Parisse

Nonostante le limitazioni quasi insormontabili poste dalla situazione pandemica internazionale, anche quest’anno, Roma, per l’undicesima volta consecutiva, è riuscita ad ospitare l’ormai tradizionale Evento, organizzato dalla ASD Kaishu e patrocinato dalla Kobudo Italia, interamente dedicato al Kobudo di Okinawa in tutte le sue declinazioni.

Nel corso dell’ultimo decennio, per il suo elevatissimo valore tecnico e agonistico favorito da una impeccabile macchina organizzativa, l’Evento è divenuto un appuntamento particolarmente apprezzato in tutta Italia e da numerose realtà estere.

Purtroppo, a causa delle note problematiche, questa edizione è stata orfana degli illustri ospiti internazionali che, normalmente, partecipano alla kermesse. Tuttavia, i Maestri Hamby Dell per lo Shimbukan Ryu ed Oshiro Zenei per il Matayoshi Ryu hanno garantito la loro presenza al prossimo Evento, che verrà organizzato non appena la situazione sanitaria si sarà normalizzata.

Per chi fosse digiuno dell’argomento, il Kobudo di Okinawa è un’arte marziale originaria delle isole Ryukyu sviluppata parallelamente al Karate, da cui fa derivare le principali posizioni e tecniche, che contempla l’utilizzo di oggetti di uso quotidiano come vere e proprie armi. La molteplicità degli strumenti utilizzati e la varietà di applicazioni possibili rendono quello del Kobudo un mondo estremamente vario e in costante evoluzione al cui interno sono presenti numerosissime sfumature che, nel corso del tempo, hanno portato alla nascita di molti Stili, Correnti e Scuole.

Proprio la ricchezza dell’antica arte marziale di Okinawa, ormai oltre un decennio fa, ha suggerito al M° Ettore Morolli l’idea di una kermesse in cui le varie anime del Kobudo italiano ed internazionale potessero disporre di una vetrina dove incontrarsi (non scontrarsi) e poter esibire abilità, radici e sfumature peculiari di ciascun percorso. Un evento che si potesse affermare quale momento di socializzazione, di crescita e di promozione per tutta la disciplina nel suo insieme. Un evento in cui potesse esistere una sana osmosi tra pensieri e tradizioni diverse che condividono però la medesima radice; dove i tecnici provenienti da una Scuola avessero potuto confrontarsi serenamente con altri provenienti da Scuole diverse, scambiandosi punti di vista, confrontando metodologie di allenamento e, perché no, imparando elementi caratteristici di altri sistemi. A similitudine di quanto già avvenuto per altre discipline, il Meeting avrebbe potuto, in tal modo, contribuire alla creazione di quella comunione d’intenti che, sola, permette di affrontare le sfide del futuro.

La consapevolezza della ricchezza che questa arte nasconde al proprio interno, ha fissato il traguardo a cui ha, da sempre, mirato l’Evento: non la promozione di uno Stile, di un Maestro o di un aspetto particolare del settore, ma la promozione della disciplina nel suo insieme e in ogni suo aspetto, tradizionale e sportivo.

Purtroppo, come siamo stati costretti a rimarcare proprio in apertura di articolo, nonostante l’impegno profuso dagli organizzatori e le enormi aspettative maturate, il Meeting di Kobudo ha dovuto essere ridimensionato a livello nazionale. Rimane comunque l’orgoglio di essere riusciti a mantenere fede all’impegno preso negli anni precedenti ed il merito di aver portato avanti, seppure in tono minore, le attività programmate; anche queste modificate rispetto allo standard ormai consolidato.

Vista l’impossibilità di organizzare la tradizionale competizione, la seconda giornata dell’evento è stata dedicata alla presentazione del Regolamento Arbitrale specifico per il combattimento libero con le armi: lo Shiai.

Anche in questo caso la tecnologia è stata di grande aiuto permettendo la presentazione in videoconferenza e dando la possibilità di interagire anche ai Tecnici, agli Atleti e agli Arbitri interessati a questa nuova attività ma residenti in altre regioni ed impossibilitati a partecipare in presenza. L’apertura del Corso vero e proprio per Ufficiali di Gara e Presidenti di Giuria è stata fissata per il 10 ed 11 luglio 2021.

Lo scopo di questa nuova attività è quello di creare interesse per la disciplina, attirare Atleti con attitudini diverse dall’allenamento tradizionale, allargare il bacino di Tecnici e di realtà che cooperando possono aiutare a sviluppare il settore.

Infatti è ferma convinzione del M° Morolli, nonché dei Tecnici che orbitano nella Kobudo Italia, che Sportivo e Tradizionale non sono il diavolo e l’acqua santa, ma le ruote di uno stesso asse; entrambe possono essere il vivaio ed il trampolino l’uno dell’altra, incrementandosi e stimolandosi vicendevolmente.

Sabato 12 giugno, dopo aver assolto tutti gli obblighi imposti dalla legislazione vigente, Atleti e Tecnici hanno potuto incontrarsi nell’area di allenamento, completamente all’aperto. A rimarcare la visione inclusiva e non esclusiva dell’Evento, gli organizzatori hanno voluto dare spazio alle differenti estrazioni stilistiche presenti: gli esponenti delle diverse scuole hanno potuto divulgare il sapere del proprio stile presentando una propria specialità. Nell’ordine: il M° Ettore Morolli (Matayoshi Ryu) ha spiegato il maneggio della Kuwa (la zappa); il M° Matteo Brianti (Shimbukan Ryu) ha chiarito i passaggi più difficili del Chatan Yara No Sai; il M° Francesco Nardi (Matayoshi Ryu) ha presentato il Sansetsukon (nunchaku a tre sezioni); il M° Carlo Mangione (Shimbukan Ryu) ha avviato gli Atleti all’utilizzo del Tekko.

Il già variegato ed eterogeneo mondo del Kobudo è stato impreziosito ed incorniciato nella memoria grazie al contributo di due professionisti dell’immagine: i fotografi Fabrizio Bagnoli e Alessia Parisse che con la loro esperienza decennale sono riusciti a carpire l’anima della manifestazione.

Caratteristica predominante di tutta la due giorni, come ormai da tradizione consolidata, è stata l’assoluta libertà di partecipazione; ciascun Atleta, Scuola o Maestro ha potuto decidere liberamente se partecipare al solo Stage, ad una specialità in particolare, alla presentazione del Regolamento Arbitrale o a tutte le attività.

A corollario della manifestazione c’è stato anche lo scambio delle conoscenze artigianali e pratiche legate a questa disciplina; infatti in uno stand apposito i “Maestri Artigiani”, con le dovute accortezze, hanno potuto non solo esporre le  proprie armi tradizionali, ma anche illustrare i metodi ed i trucchi con cui realizzarle; anche se oramai con internet è possibile avere una finestra su tutto il mondo resta tutt’ora ancora difficile reperire alcune attrezzature tradizionali. L’unica soluzione rimane, a tutt’oggi, quella di autoprodurle.

Per concludere, non poteva mancare uno spazio dedicato alla nostra amatissima (nonché unica sopravvissuta!) rivista di settore, Samurai, che da anni, in maniera molto democratica e pluralista, da voce a tutte le realtà presenti nel panorama italiano, anche quelle palesemente in contrasto fra loro. Molto generosamente, la redazione della rivista ha distribuito, in maniera completamente gratuita, numerose copie ai partecipanti, con grande soddisfazione di tutti.

Anche in questa occasione, gli organizzatori hanno più volte ribadito la piena disponibilità a mantenere aperta la manifestazione a tutte le Scuole ed a tutti i Maestri interessati purché il tutto rimanga imperniato nei cardini del mutuo rispetto e della piena collaborazione.

Al di là di valutazioni personali, nonostante le enormi difficoltà, parzialmente superate grazie alle nuove tecnologie, la quantità di Stili, di Scuole e di Armi presenti alla manifestazione ha dato vita ad uno spettacolo estremamente vario ed interessante. Se osservata sotto questo punto di vista, la manifestazione ha raggiunto pienamente il proprio scopo, regalando a tutti momenti di crescita e di spensierata serenità.

In attesa di tornare alla normalità, la macchina organizzativa si è già attivata per organizzare il 12° Meeting… questa volta Internazionale e con la consueta formula Stage più Gara.

11° KOBUDO MEETING OF ROME

di Vittorio Bordo

Nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia che da più di un anno attanaglia il Paese costringendo il mondo dello sport, e non solo, a grandi sacrifici e continui stop and go, anche per lanciare un segnale di continuità e di fiducia all’intero comparto, la Kobudo Italia, nel rispetto delle vigenti normative sanitarie, ha voluto caparbiamente proseguire le proprie attività organizzando l’undicesima edizione del Meeting Internazionale di Kobudo di Roma. Come sempre, l’evento è aperto ai praticanti di Kobudo provenienti da tutte le Scuole e da tutti gli Stili.

L’appuntamento, come ormai da consolidata prassi, verrà suddiviso in due giornate, il 12 e il 13 giugno. La prima giornata dedicata al tradizionale ed alla pratica, la seconda all’agonismo ed alla competizione. Naturalmente l’organizzazione dell’intero evento sarà improntata alla massima tutela della salute dei partecipanti che saranno tenuti a rispettare scrupolosamente tutti i protocolli imposti dalla normativa vigente.

L’evento, concepito undici anni fa, continuerà a procedere nel solco tracciato dal suo ideatore, il M° Ettore Morolli, che si è sempre battuto per la promozione  dell’intera disciplina, per la creazione di un ambiente in cui le varie Scuole, italiane ed europee, potessero incontrarsi e confrontarsi esibendo abilità, radici e sfumature peculiari di ciascun percorso e per la creazione di più stretti rapporti tra le numerose realtà finalizzati alla posa di solide fondamenta su cui basare progettualità comuni e di ampio respiro. La caratteristica principale del Meeting, dunque, non sarà la promozione di uno  Stile o di un Maestro in particolare, dell’aspetto tradizionale o di quello agonistico, ma piuttosto la promozione della disciplina nel suo insieme, anche nell’aspetto sportivo. E’ proprio questo spirito di cooperazione e di collaborazione che differenzia Kobudo Italia da numerose altre associazioni di settore interessate troppo spesso solo all’autopromozione.

Come si può ben comprendere lo sforzo è notevole e l’enormità dell’impegno si evidenzia soprattutto durante la fase competitiva, quando emergono chiaramente le differenze fra le varie scuole, le differenti impostazioni ed il diverso maneggio delle armi. Tuttavia, nonostante le difficoltà, Kobudo Italia è riuscita ad elaborare un paradigma comune che può essere validamente utilizzato per giudicare indifferentemente tutti gli Stili, come ampiamente dimostrato nelle ultime dieci edizioni della Kermesse. Lo testimonia la caparbietà con cui i partecipanti, soddisfatti della competenza dei giudici, si ripresentano alla manifestazione anno dopo anno.

L’impostazione multilaterale dell’organizzazione si ritrova già nella presenza degli Ospiti d’Onore di quest’anno che rappresentano al meglio l’anima di due importanti scuole nel panorama del Kobudo mondiale: il Maestro Oshiro Zenei, 8° Dan Matayoshi ed allievo diretto del M° Shinpo Matayoshi; e il M° Hamby Dell, 6° Dan Shimbukan, allievo diretto del M° Hiroshi Hakamine, figlio del fondatore dello Stile.

Nella giornata di sabato, ciascuno degli illustri ospiti, potrà allenare in completa autonomia i propri Atleti e Tecnici ai Programmi del proprio stile nelle aree a loro riservate. Tuttavia, sarà lasciata ampia libertà a tutti i partecipanti di allenarsi con uno qualsiasi dei Docenti. L’occasione di confronto fra diversi stili sarà anche un buon training per gli Ufficiali di Gara in vista della competizione del giorno successivo.

Nella giornata successiva infatti verrà dato spazio all’anima competitiva della disciplina con la consueta gara di Kata e…. non solo; nel corso della competizione, dopo due anni di studio e sperimentazione verrà presentato il Combattimento Libero: lo Shiai.

Oggetto di studio accurato e sperimentazioni approfondite sono stati sia il regolamento, sia il sistema di protezione degli Atleti. I due aspetti hanno infatti dovuto rispondere spesso ad esigenze diametralmente opposte, ad esempio: se lo scopo principale del regolamento è stato quello di tutelare al massimo l’incolumità degli Atleti, parallelamente, non si è voluto rinunciare alla spettacolarità ed alla veridicità delle tecniche. Analogo discorso vale per l’intero apparato di protezione: da un lato si è voluto tutelare al massimo la salute e l’integrità degli Atleti, dall’altro non si è voluto gravare eccessivamente sui costi (trasformando lo Shiai in un settore per “ricchi”) od optare per soluzioni voluminose e ingombranti che non avrebbero premiato la varietà delle tecniche disponibili.

Due anni di ricerche e di verifiche hanno portato ad un buon compromesso fra salute, spettacolarità ed economia ed il Meeting di Giugno sarà il giusto trampolino di lancio per il nuovo settore. Difatti, dopo questa presentazione ufficiale, parallelamente ai Trofei di Kata, verranno organizzati in via sperimentale Trofei di Shiai locali su tutto il territorio nazionale.

Kobudo Italia vuole essere una realtà moderna, fluida, dinamica e proiettata verso il futuro, aperta alla collaborazione con tutte le associazioni del settore disposte a lavorare alla promozione del Kobudo nel suo insieme, inteso nel senso più ampio del termine, indipendentemente dallo Stile praticato e dalla Scuola seguita.

Il Meeting di Kobudo di Roma ha la pretesa di essere un punto di incontro, così come viene correttamente definito dalla terminologia inglese, per tutti coloro che vedono nella cooperazione e nella collaborazione l’unica malta possibile per la costruzione della casa comune.

Pertanto, il 12 ed il 13 giugno saranno i benvenuti alla manifestazione tutti gli Atleti, i Tecnici e gli appassionati del settore che saranno “armati” di questo spirito.

10th International Kobudo Meeting of Rome

NELLE DIFFICOLTÀ SI CRESCE

Questo “evento fuori calendario”, fortemente voluto dagli organizzatori nonostante tutte le difficoltà del periodo, è stato voluto sopra tutti dal M° Morolli per festeggiare i 10 anni di attività della ASD KAISHU e per sancire il passaggio di testimone alla KOBUDO ITALIA.

L’ASD KAISHU infatti, nata soprattutto per lo studio del Karate Antico e Tradizionale (termini simili ma non sinonimi), mal si adatta a sopportare anche il peso del settore Kobudo che è andato via via crescendo negli anni; da qui la necessità di creare e promuovere la nuova organizzazione nata per dare asilo e supporto ai Tecnici ed alle ASD che in Italia si dedicano a questa disciplina.

Si sono uniti al progetto Maestri dalla Sicilia, Calabria, Umbria, Toscana, Campania, Piemonte e ovviamente dal Lazio. E’ stata quindi anche l’occasione propizia per presentare in maniera ufficiale i neoeletti Responsabili Regionali: per il Lazio il M° Vittorio Bordo, per l’Umbria il M° Fabio Gentileschi, per la Calabria il M° Roma Francesco e per la Sicilia il M° Granata Antonio.

Dato il ricco paniere di attività da svolgere, la manifestazione avrebbe dovuto essere distribuita in due giornate e due eventi separati; sabato 24 ottobre da dedicare agli Aspetti Tecnici e Tradizionali con i Responsabili dei vari Stili e domenica 25 da dedicare invece agli Aspetti Sportivi e Agonistici con la Competizione; tuttavia per contenere i rischi ed i disagi la manifestazione è stata limitata al solo Stage, rinviando la competizione a tempi migliori.

Inoltre, per una scelta consapevole e ben ponderata degli organizzatori, quest’anno non sono stati invitati che pochi Maestri dall’estero perché, seppure fortemente voluto, la sua realizzazione è stata incerta fino all’ultimo. Si è cercato quindi, nell’interesse degli Organizzatori, dei Tecnici e degli Atleti, di limitare al massimo le ulteriori complicazioni dovute a quarantene, voli, eventuali cancellazioni e, ovviamente, al rischio di contagi.

Malgrado tutto sono state rappresentate al Meeting, l’Irlanda, la Francia e la Svizzera.

Allo scopo di tutelare tutte le persone coinvolte, gli organizzatori hanno dovuto prendere altre decisioni difficili come quella di chiudere tutte le manifestazioni al pubblico e di limitare lo Stage alla sola Categoria Agonisti (ossia agli Atleti con più di 12 anni) tagliando fuori Bambini e Ragazzi (e con loro molti accompagnatori ed probabili affollamenti); questo approccio ha permesso di gestire meticolosamente tutti gli ingressi evitando assembramenti e contatti inutili.

Tutti gli Atleti, con particolare riguardo ai minori, sono stati prelevati all’ingresso del Complesso Sportivo dal personale addetto ed accompagnati all’interno. Come vuole la prassi, all’entrata sono stati presi i nominativi con le relative temperature.

In tutta l’area del palazzetto e nei locali direttamente o indirettamente toccati dall’Evento, come spogliatoi e aree di ristoro, tutti i presenti, compresi Tecnici, Arbitri e Staff in genere, hanno rispettato l’obbligo della mascherina; unica eccezioni lo Stage stesso, dove gli Atleti hanno rispettato i 2 metri di distanziamento e spesso molto di più.

Questa gestione da un lato ha un po’ snaturato la manifestazione, da sempre votata agli aspetti sociali almeno quanto a quelli tecnici, dall’altro però ha permesso la sua realizzazione, altrimenti difficile da portare a termine nelle attuali condizioni.

 Con le premesse di cui sopra è facile intuire la concentrazione degli Atleti totalmente assorbiti dallo Stage senza nessuna distrazione; la totale assenza di pubblico, di suoni e di rumori di qualsiasi genere, ha dato a tutto l’evento una sfumatura mistica, quasi religiosa.

Per cercare di spezzare la serietà della situazione, l’allenamento del sabato è stato interrotto dall’abituale momento di convivialità rappresentato dal Pranzo Sociale, anche questo adattato alle circostanze; non più lunghe tavolate al ristorante o in pizzeria come sempre ma pranzo al sacco da consumare insieme alle dovute distanze.

Questo piccolo spazio informale ha permesso agli Atleti, ai Tecnici ed ai Responsabili Regionali di ritrovare un clima di normalità, incontrare vecchie conoscenze, parlare dei progetti già in cantiere e organizzare nuove manifestazioni; in sostanza si è riuscito a trovare un momento di confronto e di scambio ma, soprattutto, di fiducia nel futuro.

Scendendo nei dettagli, lo stage è stato gestito nel migliore dei modi dai Maestri Francesco Nardi ed Ettore Morolli che si sono occupati, a volte scambiandosi i ruoli, rispettivamente dei Principianti e degli Esperti, offrendo a ciascun gruppo un insegnamento proporzionato alle proprie capacità. Nel corso della mattinata ci si dedicati al ripasso delle tecniche delle “Armi di Base”, quali Bo, Sai, Tonfa e Nunchaku, mentre nel pomeriggio si è voluto premiare anche i meno esperti con un assaggio delle “Armi Superiori” come i Kama (Falcetti) e l’Eku (Remo); mentre i più esperti hanno affrontato e approfondito la Kuwa (la Zappa), il Sansetsukon (Nunchaku a Tre Sezioni) il Tinbei (Scudo e Machete) ed il Nunti Bo (Arpione). Questo perché, se è vero che lo studio e la ripetizione dei fondamentali è necessario per la crescita, è altrettanto vero che è indispensabile mantenere viva la fiamma della curiosità e del desiderio sia negli Atleti giovani che in quelli meno giovani, che di fondamentali ne hanno masticati già molti.

Per questo motivo dal Meeting sono usciti tutti con il sorriso; felici di aver verificato di ricordarsi i fondamentali ma ancora più felici di aver qualcosa di nuovo da raccontare.

Pur essendo stata ridotta ai minimi termini, questa manifestazione ha voluto dare un segnale di continuità e di resistenza. Il messaggio che si è voluto trasmettere lo ha espresso in maniera molto chiara il M° Morolli in apertura dello Stage: “Il momento è difficile ma bisogna adattarsi e rimanere in piedi nonostante le difficoltà. Prendere tutte le precauzioni necessarie ma non farsi piegare dall’avversario, sia esso una persona che un virus”.

Gli Atleti, i Tecnici, nonché le famiglie delle persone coinvolte, hanno mostrato orgogliosamente il loro lato marziale, dando poco peso sia all’assenza del pubblico che delle medaglie, consapevoli invece di aver combattuto nel loro piccolo per riportare fiducia e normalità nella vita quotidiana.

Appuntamento al prossimo 11° Meeting di Kobudo che si terrà la prossima primavera 2021 sotto l’egida della neonata Kobudo Italia.

9th INTERNATIONAL KOBUDO MEETING of ROME Nuova edizione, stesso spirito di sempre

Articolo di Bordo Vittorio
Foto di Federico Maria Ciolli

A distanza di un anno, l’ASD Kaishu del M° Ettore Morolli ha riportato a Roma il grande Kobudo organizzando una nuova kermesse interamente dedicata all’antica disciplina di Okinawa. Nel corso dell’evento, numerosissimi appassionati ne hanno potuto apprezzare le molteplici sfaccettature tecniche e hanno avuto la possibilità di vedere i vari stili a confronto in una gara dai ritmi serrati.

Per coloro che fossero digiuni della materia, giova accennare che il Kobudo di Okinawa è un’arte marziale originaria delle isole Ryukyu sviluppata parallelamente al Karate. La pratica del Kobudo infatti, originariamente, era insegnata insieme e contemporaneamente al Karate, come sua parte integrante; la “mano vuota” di fatto poteva benissimo impugnare gli oggetti di uso quotidiano (in particolare gli attrezzi agricoli e da pesca) e utilizzarli come vere e proprie armi. In questo contesto, parafrasando il M° Oshiro Zenei, possiamo affermare senza tema di smentita che “qualsiasi strumento diventa Kobudo” e proprio per questo motivo la disciplina è in continua evoluzione.

Per coloro che fossero digiuni della materia, giova accennare che il Kobudo di Okinawa è un’arte marziale originaria delle isole Ryukyu sviluppata parallelamente al Karate. La pratica del Kobudo infatti, originariamente, era insegnata insieme e contemporaneamente al Karate, come sua parte integrante; la “mano vuota” di fatto poteva benissimo impugnare gli oggetti di uso quotidiano (in particolare gli attrezzi agricoli e da pesca) e utilizzarli come vere e proprie armi. In questo contesto, parafrasando il M° Oshiro Zenei, possiamo affermare senza tema di smentita che “qualsiasi strumento diventa Kobudo” e proprio per questo motivo la disciplina è in continua evoluzione.

Gli Organizzatori dell’Evento, da sinistra: M° Morolli, M° Nardi, M° Bordo​

Sebbene numerose tecniche e kata siano già stati codificati e fissati, la varietà di strumenti e di applicazioni che contempla lasciano ampio spazio alla ricerca ed alla valorizzazione delle sue molteplici sfumature. Proprio questa sua caratteristica di fluidità, come avvenuto del resto per il Karate, ha permesso la nascita di Stili, Correnti e Scuole che hanno contribuito ad arricchirne il patrimonio tecnico; alcuni Maestri si sono dedicati ad uno strumento in particolare piuttosto che ad  altri e sviluppandolo, alcuni stili hanno preferito certe tecniche o certe impugnature creando un nuovo modo di utilizzare un’arma già conosciuta, e così via. Il risultato di tutto questo lavoro costante è una disciplina viva, attiva e dinamica.

Consapevole di tali caratteristiche, ormai 9 anni fa, il M° Morolli iniziava a concepire l’organizzazione di un evento finalizzato alla promozione dell’intera disciplina in cui le varie Scuole, italiane ed europee, potessero incontrarsi e confrontarsi, esibendo abilità, radici e sfumature peculiari di ciascun percorso. Al tempo stesso, la kermesse avrebbe potuto essere utile per cementare i rapporti tra le Scuole stesse generando quella comunione di intenti che permette a qualsiasi comunità di affrontare al meglio le sfide che gli si presentano innanzi. In tal modo, anche partendo da un mondo frastagliato, ponendosi tutti sullo stesso piano, si sarebbero potute gettare quelle solide fondamenta che sole garantiscono la possibilità di porre in essere progettualità di ampio respiro.

Partendo dalle considerazioni appena esposte, la caratteristica principale del Meeting, fin dalla sua prima edizione, non è stata la promozione di uno Stile o di un Maestro in particolare, dell’aspetto tradizionale o di quello sportivo, ma piuttosto la promozione della disciplina nel suo insieme, anche nell’aspetto sportivo, troppo spesso snobbato nel settore, valorizzandone tutti gli aspetti e le peculiarità, anche quelli apparentemente più insignificanti.

L’evento è inserito all’interno di un progetto di più ampio respiro che comprende anche Corsi di Kobudo di Stile annuali che iniziano a settembre con cadenza mensile e culminano a giugno con gli Stage Regionali e le sessioni di esami di graduazione.

Vista la nutrita partecipazione di Atleti e Stagisti provenienti anche dall’estero e spesso con relativi familiari al seguito registrata nella precedente edizione, l’organizzazione ha nettamente migliorato la logistica dell’Evento stipulando una convenzione con la Hotel Borromeo Group, società titolare di numerosi Hotel e Strutture Alberghiere al centro della Capitale, per far alloggiare i gruppi a prezzi agevolati, permettendogli di amalgamarsi già dai giorni precedenti all’iniziativa.

Quest’anno la partecipazione è andata al di là delle aspettative; gli Atleti hanno sfiorato i 200 iscritti, numero non eccezionale se raffrontato alle gare di Karate, ma imponente se si confronta con le altre attività organizzate nel settore. Inoltre se il numero dei partecipanti viene moltiplicato per le tre categorie in gara (stessa formula usata ad Okinawa), 1) BO, 2) SAI e TONFA, 3) ARMI SUPERIORI, si comprende subito la portata dell’Evento e la fatica degli organizzatori.

Analogamente a quanto successo negli anni precedenti, l’evento è stato articolato in due giornate, oltre che per motivi di durata anche per dare spazio ad entrambi gli aspetti della disciplina: il sabato (22/02/2020) è stato riservato agli Stages, alla Formazione o, più genericamente, all’Aspetto Tradizionale;  mentre la domenica (23/02/2020) è stata dedicata alla competizione.

Nella giornata di sabato ogni Scuola ha fruito di una propria area di lavoro in cui potersi allenare autonomamente con i rispettivi Tecnici e Programmi; la possibilità di confronto diretto o di collaborazione è stata demandata direttamente ai Responsabili di Settore, che hanno potuto scegliere liberamente se collaborare con altri Stili oppure lavorare in maniera autonoma. La sessione mattutina è stata dedicata agli Atleti Esperti, che si sono cimentati con le armi che presentano difficoltà tecniche superiori (Eku, Kama, Sansetsukon, Timbei, Nunti-bo e Kuwa), mentre quella pomeridiana ha visto scendere sul tatami, in un’area appositamente allestita, anche i più giovani e i meno esperti che, per nulla intimoriti dalla presenza degli altri, si sono cimentati con le “Armi Base” (Bo, Sai, Tonfa e Nunchaku).

Quest’anno insieme ai Responsabili Nazionali dei Settori Kobudo e Karate dello C.S.A.In. (Centri Sportivi Aziendali e Industriali; Ente di promozione Sportiva riconosciuto dal CONI) rispetivamente M° Ettore Morolli e M° Francesco Nardi per il Kobudo ed il M° Marco Cocci e M° Virgilio Lucheroni per il Karate, gli Ospiti d’Onore della manifestazione sono stati il M° Oshiro Zenei ed il M° Martin O’Malley.

Il primo, Cintura Nera 8° Dan di Kobudo stile Matayoshi, allievo diretto del M° Shinpo Matayoshi ed ex responsabile di Stile per l’Europa, è attualmente membro della Commissione Kobudo della FFKDA (Fédération Française de Karaté et Disciplines Associées; Federazione Francese riconosciuta dal Cio), nonché Direttore Tecnico della AIKO (Académie Internationale de Kobudo d’Okinawa) a cui sono associate numerose Scuole in tutto il Vecchio Continente.

Il M° O’Malley è invece Cintura Nera 4° Dan di Kobudo stile Shorin Ryu ramo Matsubayashi, allievo diretto del Soke Takayoshi Nagamine (figlio del famoso M° Shoshin Nagamine), responsabile della Commissione di Kobudo irlandese dell’IMAF (International Martial Arts Federation) e più volte vincitore del titolo irlandese ed europeo dell’IMAF di Kobudo.

Sotto la guida esperta dei due illustri ospiti, i numerosi Atleti intervenuti dall’Italia e da altri paesi europei (Francia, Irlanda, Germania, Svizzera) non solo hanno potuto migliorare il proprio bagaglio tecnico di stile, ma hanno potuto vedere e, in qualche caso, hanno potuto confrontarsi con stili diversi da quello normalmente praticato dalla propria Scuola ricavandone un ulteriore arricchimento del proprio bagaglio sia tecnico che culturale.

La rappresentativa irlandese

Come da ormai consolidata tradizione, le due sessioni di allenamento sono state intervallate da un evento conviviale collettivo in cui Atleti e Maestri seduti allo stesso tavolo hanno approfittato per scambiare idee e impressioni, ma soprattutto per consolidare i rapporti interpersonali che si sono instaurati nel corso degli anni.

Per valorizzare anche il segmento giovanile e quello più agonistico del settore, la domenica successiva è stata dedicata alla competizione. Competizione suddivisa per Specialità (le armi, ovvero gli strumenti agricoli e di uso quotidiano), Età, Sesso e Grado; in modo da poter collocare ciascun Atleta in un girone attagliato al proprio livello. Ogni partecipante ha potuto, così, calcare il tatami dimostrando la propria abilità scegliendo la Specialità e i Kata più confacenti alla propria preparazione e al proprio bagaglio tecnico. Naturalmente un’attenzione particolare è stata riservata ai più giovani che per la prima volta si sono cimentati nel maneggio delle armi; oltre ad usare “armi” in gomma e/o legno, e comunque adatte all’utilizzo da parte dei bambini, sono stati gratificati con premi e attestati di partecipazione.

L’intera competizione, organizzata su due tatami per dividere gli Atleti Esperti dai Principianti, è stata caratterizzata da un elevatissimo tasso di agonismo e da una notevole performance tecnica e stilistica. Sulle due aree di gara gli atleti più giovani hanno dimostrato tutta la loro esuberanza e voglia di primeggiare, mentre quelli più esperti si sono sfidati esibendo anche Kata particolari o con armi inusuali, comunque di elevatissimo spessore tecnico, che hanno suscitato sicuramente l’interesse del pubblico, ma spesso anche di quello degli addetti ai lavori, ed a messo a dura prova le capacità di giudizio degli Arbitri.

Arbitri già preparati ed istruiti nei Corsi di Formazione Regionali che però, prima della competizione, si sono sottoposti ad un ulteriore briefing per perfezionare ed ottimizzare le procedure di gara.

Al termine della giornata, oltre gli atleti vincenti, sono state premiate anche le Società partecipanti ed i Maestri intervenuti all’Evento.

Caratteristica predominante della due giorni è stata l’assoluta libertà di partecipazione; ciascun Atleta, Scuola o Maestro  ha potuto decidere liberamente se partecipare al solo Stage, a più di uno Stage, anche alla Competizione o alla sola Competizione tralasciando tutti gli allenamenti; gareggiare per una sola Specialità o per più Specialità o, addirittura, assistere solamente all’Evento senza prendervi parte alcuna.

Come è stato ribadito più volte dai responsabili, da parte degli organizzatori c’è la completa disponibilità ai cambiamenti e la “vocazione” a mantenere aperta la manifestazione a tutte le Scuole ed a tutti i Maestri interessati purché, con le parole del M° Morolli: “il tutto rimanga imperniato nei cardini del mutuo rispetto e della piena collaborazione, perché se da un lato le porte sono spalancate a tutti i “Maestri”, più o meno “Grandi”, dall’altro saranno chiuse ermeticamente a tutte le “Prime Donne”.

Al di là di qualsiasi tipo di valutazione personale, la quantità di Stili, di Scuole e di armi presenti alla manifestazione ha dato vita ad uno spettacolo estremamente vario ed interessante, soprattutto se raffrontato con l’attuale panorama italiano delle arti marziali, troppo spesso ingessate in stereotipi e regole asfissianti. Se osservata sotto questo punto di vista, la manifestazione ha raggiunto pienamente il proprio scopo.

Come ultima nota di cronaca menzioniamo con piacere le Società che con la loro partecipazione, hanno permesso la buona riuscita dell’evento:

1)            M° Leto Salvatore            K2 Space Gym (RM)

2)            M° Romito Angelo           Race Fitness (RM)

3)            M° Gentileschi Fabio        Yuushikan Acquapendente (VT)

4)            M° Bordo Vittorio             Ronin Kai (VT)

5)            M° Di Campli Francesco   Ronin Kai (Tuscania – VT)

6)            M° Cocci Marco               Yama Arashi (RM)

7)            M° Cocci Giulia               Talenti Sporting Club (RM)

8)            M° Checchi Diego            I Shin Den Shin Dojo (Subiaco – RM)

9)           M° O’Malley Martin          White Tiger Martial Arts (Ireland)

10)         M° Husson Tania              Okinawa Kobudo Conthey (Switzerland)

11)         M° Alibrandi Vincenzo        Wellness Jolly S.S.D (San Cesareo – RM)

12)         M° Di Battista Ivano         TKA Italia (San Cesareo – RM)

13)         M° Mangione Marco         Koryu Okinawa Karate e Kobudo (NA)

14)         M° Ritche Meyer              Bun Bu Dojo (Hamburg – DE)

 

ACHIEVED RESULTS 9th KOBUDO CONTEST 2020

BEG:  BEGINNER
INT:   INTERMEDIATE
EXP:  EXPERT

SPECIALTY: BO

CHILD – Male – BEG
1) Pacioni   3) Buglioni

KID – Male – BEG
1) De Amicis  2) Lenti 3) Hopper  3) Piersanti

KID – Male – INT
1) Baccaglini   2) Matteucci

KID/ YOUTH – Female – BEG
1) Paparusso Ar.  2) Pallocci G.  3) Musteata  3) Tosi

YOUTH – Male – BEG
1) Walsh  2) Camilleri F.  3) Magherini 3) Ruggeri

YOUTH – Male – INT
1) Dolapciu  2) Paparusso Al.  3) Carp

ROOKIE – Female – BEG
1) Di Luigi  2) Monterosso  3) Mitchell

ROOKIE – Male – BEG
1) Ranieri  2) Ignoto  3) Ibris  3) Sarilli

ROOKIE – Male – INT
1) Pallocci F.  2) Russo G.  3) Lilli M.  3) Nitu

ROOKIE/CADET – Female – INT
1) Bertuola D.  2) Kulendran  3) Algeri  3) Walsh A.

CADET/JUNIOR/VETERAN – Female – BEG
1) Colonnelli   2) Antonuzzi  3) Nucci   3) Mencarelli

CADET – Male – BEG
1) Calvanelli   2) Burduf 3) Biondi


CADET – Male – INT
1) Conte  2) Carleschi 3) Buccino

JUNIOR/SENIOR/VETERAN – Female – EXP
1) De Cintio  2) Lilli J.  3) O’Malley L.  3) De Rosa

SENIOR/ VETERAN – Male – BEG
1) Gentileschi  2) De Amicis S.  3) Mattei  3) Menicucci

SENIOR/ VETERAN – Male – INT
1) Romito  2) Pizio   3) Hausdorff  3) Gibbons

CADET/JUNIOR – Male – EXP
1) Tinaburri  2) Ottaviani  3) Fazio 3) Manno D.

SENIOR/VETERAN – Male – EXP
1) Mangione   2) O’Malley   3) Checchi  3) Casilli


SPECIALTY:  SAI & TONFA

CHILD – Male – BEG
1) Pacioni M.  2) Buglioni

KID – Male – BEG
1) Hopper  2) Lenti  3) Piersanti E.

YOUTH 2009 – Male/Female – BEG
1) Perre   2) Abate  3) Palazzoli A.   3) Palazzoli C.

YOUTH 2010 – Male/Female – BEG
1) Walsh   2) Albrikey  3) Ruggeri   3) Puddu

YOUTH – Male – INT
1) Camilleri F.   2) Dolapciu C.

ROOKIE – Male – BEG
1) Cali   2) Buccino  3) Biondi   3) Ibris

ROOKIE – Female – BEG
1) Gesuè   2) Ciotti   3) Abate C.

ROOKIE – Male/Female – INT
1) Kulendran   2) Walsh A.   3) Bistoni   3) Celestini


CADET/JUNIOR/SENIOR – Female – BEG
1) Mencarelli   2) Cocci   3) Novario   3) Algeri

CADET – Male – INT
1) Tinaburri   2) Anez  3) Carleschi

CADET – Female – INT
1) Camilleri G.   2) Bertuola D.

SENIOR/VETERAN – Male – BEG
1) Pizio   2) Hopper W.   3) Gibbons  3) Atzori

SENIOR/VETERAN – Male – INT
1) Gentileschi   2) Mattei   3) Cesaretti

SENIOR/VETERAN – Male – EXP
1) Mangione   2) Casilli   3) O’Malley   3) Muscatello

SENIOR/VETERAN – Female – EXP
1) De Cintio   2) De Rosa   3) O’Malley L.

SPECIALTY:  SUPERIOR WEAPONS

CHILD – Male – BEG
1) Pacioni M.  2) Buglioni

KID – Male – BEG
1) Hopper R.   2) Lenti  3) Piersanti E.

YOUTH – Male – BEG
1) Walsh E.   2) Magherini  3) Puddu   3) Ruggeri

ROOKIE – Male/Female – BEG
1) Mitchell   2) Celestini   3) Monni  3) Ibris

ROOKIE/CADET – Female – INT
1) Kulendran   2) Walsh A.  3) Lilli J.

CADET – Male – BEG
1) Anez   2) Biondi   3) Carleschi   3) Burduf

CADET – Female – BEG
1) Mencarelli   2) Antonuzzi  3) Camilleri G.

JUNIOR/SENIOR/VETERAN – Male – BEG
1) Manno D.  2) Menicucci   3) Gibbons   3) Mattei

 

CADET/JUNIOR/SENIOR/VETERAN – Male – INT
1) Checchi   2) Dolapciu   3) Romito   3) Ottaviani

CADET/JUNIOR/SENIOR/VETERAN – Male – EXP
1) Casilli   2) Mangione   3) O’Malley M.   3) Vanzolini

CADET/JUNIOR/SENIOR/VETERAN – Female – EXP
1) De Rosa   2) De Cintio   3) Bertuola D.   3) Sova

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